Chi siamo

Gustavo Brenner, di Joseph Brenner e Philippina Binder, nasce a Vienna e trascorre la sua primagioventù nella capitale imperiale. Joseph Brenner è un libraio editore in Praterstrasse.

praterstrasse - vienna

In quegli anni, durante L’Anschluss, viene arrestato come militare ed internato a Buchenwald e poi trattenuto e trasferito a Dachau, come ebreo. Dopo qualche tempo fugge insieme ad alcuni compagni e vaga per mezza Europa prima di arrivare in Italia, precisamente a Milano, dove riesce a vivere anche grazie all’aiuto di qualche amico libraio. Denunciato, in seguito all’applicazione delle leggi razziali, o per meglio dire razziste, italiane del 1938, viene arrestato ed internato a Ferramonti di Tarsia, unico campo di concentramento in Italia, costruito appositamente dal “Regime Fascista” per ebrei stranieri. Durante la sua permanenza a Ferramonti, conoscerà la donna che poi diventerà sua moglie, Emilia Iaconianni, donna coraggiosa e anticonformista.
Finita la guerra, riacquistata la libertà, decideranno insieme con amore e passione per la cultura, di dare vita alla libreria editrice Casa del Libro a Cosenza, in piazza Crispi.

p.zza crispi - cs

La libreria si dedica alla diffusione del libro a tutto tondo: libri scolastici, classici, narrativa, di varia cultura, libri nuovi ed usati. Nasce anche l’idea della biblioteca circolante, ovvero il libro in prestito per chi non può permettersi di acquistarlo né nuovo né usato. Pian piano il lavoro cresce e nei primi anni cinquanta, vedono la luce le prime opere a stampa: Storia dei Cosentini di Davide Andreotti, in tre volumi, oltre 1300 pagine complessive, in edizione numerata ed in due vesti, brossura con un modesto cartoncino grigio e rilegata con il dorso lavorato ed in vera pelle.
 La grande novità è la tecnica di stampa, oltre naturalmente la scelta dei testi: si tratta di un procedimento di stampa fotomeccanica, antesignana della stampa anastatica che arriverà dopo pochi anni, ed ai quali seguirà successivamente la stampa in offset ed ai nostri giorni, la stampa digitale.
La Casa editrice Brenner fu quindi, una delle prime in Europa ad applicare tale nuovo procedimento di stampa, ed esso susciterà l’interesse del pubblico e dell’intero mondo editoriale italiano. L’acquisto e l’arrivo di un macchinario svedese visionato in una fiera, era stata la chiave di volta per far scaturire l’idea.
Esso permise di riprodurre su una matrice di alluminio, fedelissimamente, pagine di volumi antichi e originali.
La scelta dei testi da pubblicare fu subito indirizzata verso la storia locale per rispondere alla avvertita necessità di riacquisire una propria Memoria, una propria Identità unici strumenti culturali, quasi profeticamente individuati, per poter porsi nel dialogo culturale e sociale, con quella giusta e pari dignità di una Umanità sopraffatta dalla guerra e dalle nefaste ed immonde ideologie totalitarie che avevano distrutto tutto e di più, fino a provare a distruggere anche quelle che oggi vengono definite le radici giudaico cristiane della Nuova Europa.
All’ idea della forza bruta, si opponeva la ferma volontà di riaffermare con intelligenza e con nuova consapevolezza le radici della propria cultura.
Questa esigenza di rafforzare la conoscenza delle proprie radici non ha perso oggi la sua validità in un Mondo Globale che ha la tendenza alla più grande massificazione possibile, dimenticando o volendo dimenticare (per rispondere soprattutto a logiche di carattere economico) le singole identità culturali, vera ricchezza e patrimonio per l’intera Umanità.
La Casa editrice Brenner ha sempre ispirato la sua azione editoriale e culturale per un equilibrato rapporto dialettico e dialogante che rispetti e valorizzi la dignità e le identità di ciascuno per una convivenza più ricca di opportunità, di tradizioni, attitudini diverse, in una nuova convivenza civile e culturale dunque economica e sociale più ricca e nella convinzione che riscoprire le proprie radici, conoscere il proprio passato, la propria storia, ci permetterà di progettare più realisticamente il nostro futuro e vivere in maniera più consapevole e sereno il nostro presente.
Si pubblicano volumi antichi e/o di difficile reperibilità per renderli disponibili ad una più vasta platea di lettori: F. Lenormant – la Grande Grece, F. Lenormant – Attraverso la Puglia e la Lucania, libri ed opere in più volumi e che rivedono la luce dopo un centinaio di anni. Ed ancora Orazio Rilliet: Toumee en Calabre, ristampa sempre di un introvabile e preziosa opera ottocentesca illustrata con disegni dal vero, dello stesso autore; più tardi ne sarà pubblicata anche una traduzione del testo francese. Non si dimenticano le opere in lingua dialettale riscoprendo e pubblicando le famose poesie del Duonnu Pantu, del Nostro Ciardullo, Michele de Marco, Giacinto Bendicenti, Vincenzo Ammira e altri. Il famoso Vocabolario Dialettale di Luigi Accattatis corredata da una introduzione di Gustavo Valente, la ristampa sull’edizione di Hoepli del Dizionario Delle Tre Calabrie di Gerhard Rolfs. Si pubblicano anche opere riguardanti altre località italiane: Descrizione di Milano di Lattuada in cinque volumi, un bellissimo volume in rima La Cusin de Milan di Fontana, i Proverbi Milanesi di Restelli, il Dizionario del dialetto Milanese di Cherubini il Dizionario del dialetto Genovese di Casaccia per citarne alcuni; i due volumi in formato album della Lombardia Pittoresca di Cesare Cantù.
Le culture minoritarie presenti nel nostro territorio regionale non vengono dimenticate e in maniera coerente con la filosofia della casa editrice, si ripubblica la famosa opera di Pietro Pompilio Rodotà: Origine Stato e Progresso del Rito Greco in Italia, in tre volumi opera fondamentale per la conoscenza della storia degli albanesi in Italia, opera del settecento rarissima ed introvabile; Scura Sulla storia degli Albanesi in Calabria, Tajani sulla Storia degli albanesi in Italia, alcune opere di Girolamo De Rada grande poeta albanese, La Storia Calabrese e la Dimora degli Ebrei in Calabria di Oreste Dito.
Si continua così pubblicando opere di rare e di notevole interesse per gli studiosi e per bibliofili, Il Melzi Dizionario degli Anonimi e Pseudonimi italiani, la Bibliografia ragionata della raccolta di volumi del conte Cicognara, di Rossetti e Cantoni la Bibliografia di elettricità e magnetismo, la Bibliografia delle tradizioni popolari di Giuseppe Pitrè; ed ancora monografie di storia locale il D’Amato Memorie Historiche di Catanzaro il Pugliese sulla Storia di Cirò ed altri ancora.
Una – importantissima iniziativa fu la pubblicazione della prima traduzione italiana con testo a fronte latino del De Rerum Natura di Bernardino Telesio, a cura del Prof. Luigi De Franco; appare per la prima volta dopo circa quattrocento anni e con grande e giustificato orgoglio per la traduzione di un esperto professore cosentino e per i tipi di una casa editrice anche essa cosentina.

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La Casa del libro dott. Gustavo Brenner attraversa i confini nazionali pubblicando a Vienna volumi sul folklore e sulle tradizioni viennesi. Siamo ormai agli inizi degli anni settanta ed abbiamo trascorso circa venticinque anni dall’inizio della sua attività quando Gustavo Brenner muore. Il figlio, Walter Brenner continua l’attività editoriale. Si diede inizio ad una collana di testi di cultura calabrese con il compianto Prof. Antonio Piromalli nella quale apparvero: Imprecazioni Dialettali Calabresi di E. Alvaro – Indovinelli e filastrocche del popolo calabrese di G. Falcone, e ancora e in questa collana ricordiamo il Libro di Senzasono: Canti e fiabe della Calabria Grecanica.
La linea della casa editrice orientata sulla storia locale e sulla culture minoritarie aveva bisogno di nuove formulazioni e di nuove espressioni. Si ritenne di allargare lo sguardo anche a tutte quelle forme culturali che stentavano ad avere voce e rendendo cosi visibili alcuni studi che meritavano maggiore attenzione.
La Calabria e la cultura calabrese avevano stentato a manifestarsi e a raccontarsi, ma insieme ad essa tante altre realtà meritavano attenzione: La medicina riabilitativa, quasi sconosciuta in Italia, fu così messa in luce con una collana di volumi per lo più composta da traduzione estere, diretta dal Prof. Ciro Di Gennaro intitolata Problemi Riabilitativi. La cultura minoritaria Albanese trovava una sua migliore e coordinata espressione nella collana Biblioteca di cultura albanese diretta dal Prof. Italo Costante Fortino. La pubblicazione della Grammatica della lingua albanese, della Grammatica del neogreco, di una Grammatica ebraica, andarono a coprire anche dei vuoti editoriali in quanto non disponibili facilmente sul mercato librario.
Più di quattrocento pubblicazioni effettuate dalla Brenner negli ultimi trenta anni, spaziando in più settori non ultimo la storia e la cultura massonica, la storia risorgimentale vista da diversi aspetti ed aperta alle diverse voci in campo,opere del grande Nicola Misasi, di Francesco Saverio Salfi.
Mille sono state le provocazioni culturali che con grande soddisfazione trovano oggi, al contrario di ieri, un posto di rilievo nella pubblicistica nazionale.
Ancora di grande importanza la pubblicazione dell’opera di Erasmo A. Mancuso che ci ha regalato una magnifica ed unica traduzione dal latino del G. Barrio Antichità e Luoghi della Calabria, e della Pantopologia calabra di E. D’Amato, opere fondamentali per la storia calabrese. Questo a grandi linee ciò che è stato, ma non possiamo estraniarci dal presente, un presente difficile forse quanto quello del primo dopoguerra.
Il libro sembra aver perso la sua stessa ragione d’esistenza, in verità, se ben compreso, non potrà al momento essere facilmente sostituito. Il libro ritornerà a vivere più vicino alla sua essenza, prodotto magari in pochi esemplari grazie ai nuovi sistemi di stampa, in misura adeguata ai suoi appassionati lettori.
Punteremo ancora sulla cultura e sul suo principale strumento, il libro; la Cultura è stata e rimane la strada maestra, risolutiva per ogni problema umano, sociale ed economico: bisogna crederci tutti insieme.

…Buona Lettura!

Brenner Editore

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